Un po di storia

 

L'origine del prodotto sembra essere stata fenicia, ma il termine deriva dall'arabo "batārikh" ("uova di pesce salate")[2], legando il vocabolo a una radice che avrebbe acquisito perciò il significato di "conservare sotto sale".

Gli arabi erano famosi nell'area del Mediterraneo per le loro affinate tecniche culinarie, che trasmisero anche alle altre popolazioni del Mediterraneo, spesso assieme al nome dei prodotti. Nella lingua sarda essa viene chiamata butàriga conservando una forte assonanza col termine arabo.

L'origine del nome deriva, forse, dal greco bizantino che significa uova di pesce essiccate e salate e viene conservato in cera d'api fusa. Tradizionalmente costituiva il pasto dei pescatori che trascorrevano la giornata in mare. Parte delle uova di tonno, come delle altre interiora del pesce, spettano di diritto ai "tonnaroti" (pescatori delle tonnare).


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